Presentato a Milano l'annuale Rapporto sull'economia Italiana e mondiale curato dal professor Mario Deaglio. Un disperato bisogno di crescere è il titolo dell'edizione 2014: come uscire da una crisi che attanaglia l'Italia da più di 6 anni.
Un disperato bisogno di crescere
Diciannovesimo rapporto sull’economia globale e l’Italia a cura di Mario Deaglio
Il Rapporto 2014 vede la luce in un momento particolarmente perturbato della scena internazionale.
In simili condizioni, la previsione economica diventa sempre meno agevole: la lenta uscita da una crisi che si trascina ormai da sette anni mostra un’economia e una società molto diverse da quelle che nel 2008 entrarono in un tunnel di imprevista lunghezza:
cambia il modo di produrre, cambia il modo di consumare.
"Bisogna riuscire a spezzare questo circolo vizioso per vedere se il motore riparte".
Cosi' l'economista, Mario Deaglio, nel presentare a Milano il rapporto sull'economia globale.
Tre i fattori che hanno reso l'economia del BelPaese particolarmente vulnerabile:
- l'assottigliamento del reddito d'impresa, volano degli investimenti,
- la bassa redditività, acuita dalla possibilità di investire in qualsiasi parte del mondo,
- la cancellazione della capacità del sistema di realizzare investimenti netti.
Secondo il professore "per spezzare questo circolo bisogna, che il Paese agisca su tre direttive: stimolare la domanda interna mettendo le risorse nelle mani dei giovani, adottare misure per rendere appetibile l'investimento interno netto e rilanciare l'edilizia.
C'e' da preoccuparsi dei pochi investimenti. Da inizio crisi, sono mancati 100 miliardi.
Di certo, spiega Deaglio 'gli investimenti sono diminuiti perche' meno redditizi, ma anche perche' hanno trovato all'estero' migliori alternative. Indagando, dice, 'abbiamo 'recuperato' 50 miliardi di investimenti effettuati all'estero' dal 2007."
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