Secondo uno studio della Federazione Autonoma Bancari Italiani, l’impatto sui mutui e sui nuovi prestiti, per la riduzione dei tassi da parte della BCE nei mesi scorsi, è stato rilevante. Il 17 ottobre, i tassi sono scesi al 3,25%.
LE ANALISI DELLA FABI
LE BANCHE RIDURRANNO GLI INTERESSI DOPO I TAGLI BCE
TASSI AL 3,2%: RISPARMI 70MILA EURO SU UN MUTUO DA 200MILA EURO DI 25 ANNI
Quanti sono i mutui erogati dalle banche italiane? E a quanto ammonta il credito al consumo? Quante sono le famiglie indebitate?
Cosa sta accadendo con i tagli della Bce? Il 14 settembre 2023 è stato deliberato l’ultimo aumento del costo dl denaro, pari a un quarto di punto percentuale, portando il tasso base dal 4,25% al 4,5%. Dopo 10 rialzi consecutivi, nelle successive riunioni di fine 2023 e di inizio 2024, la Bce ha lasciato i tassi fermi, ma nella riunione del 6 giugno è stata avviata l’auspicata riduzione il costo del denaro è sceso al 4,25% portato ancora più in basso, il 17 ottobre, al 3,25%.
L’impatto sui mutui, nei mesi scorsi, è stato assai rilevante.
Per quanto riguarda i mutui erogati lo scorso anno, le rate di quelli a tasso fisso erano di fatto raddoppiate, mentre per quelli a tasso variabile il “rimborso” mensile è salito del 60-70% o anche oltre.
Quanto ai vecchi mutui, invece, nessuna differenza per quelli a tasso fisso, mentre le rate di quelli a tasso variabile hanno subìto aumenti fino al 78% e adesso potrebbero imboccare un percorso per una progressiva riduzione.