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Rassegna Stampa Estera
Sistema fiscale
31/05/2006

Cuneo fiscale in crescita nei Paesi Ocse

Dagli ultimi dati diffusi dall’Ocse, relativi al cuneo fiscale nel 2004 per i  30 stati membri, si rileva una crescita del gap tra costo del lavoro e reddito netto percepito.



Si chiama cuneo fiscale  e rappresenta il divario tra il costo del lavoro a carico delle imprese e la retribuzione netta in busta paga percepita dal lavoratore dipendente. Questo differenziale è costituito dal prelievo fiscale, dai contributi previdenziali e sociali a carico del lavoratore e dell’impresa: in Europa è piuttosto ampio e colpisce soprattutto i single.

Infatti dagli ultimi dati diffusi dall’Ocse relativi al cuneo fiscale nel 2004 per i  30 stati membri, si rileva una situazione in cui tale divario risulta in crescita nel corso degli ultimi anni.

Lo studio Ocse prendendo come riferimento 100 quale costo del lavoro totale sostenuto dall’impresa (cifra che ovviamente varia negli stati europei da un valore medio di 29.000 Dollari PPA -parità di potere di aquisto - della Spagna ai 46.000 del Belgio) determina a quanto ammonta in percentuale il totale delle trattenute che vanno ad incidere sul reddito netto del dipendente.

Nello studio si suddividono i lavoratori in tre principali categorie: i single, le famiglie monoreddito con due figli e le famiglie bireddito con due figli.

L’Italia in questa classifica risulta tra i paesi in cui è più alto il cuneo fiscale e quindi più ridotto il reddito netto del dipendente rispetto al suo costo effettivo.

Nella tabella allegata si evidenziano i dati Ocse riferiti ai single monoreddito. Tra i trenta paesi presi in considerazione, l’Italia occupa la  quinta posizione evidenziando un forte divario tra costo reale del dipendente e reddito effettivo percepito.


SF_310506_cuneo_fiscale.pdf

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