Il lavoro delle donne tra retorica della femminilità e nuove disuguaglianze.
Edizioni Lavoro, Roma, 2005.
Quella che le donne hanno realizzato nel corso del XX secolo è probabilmente la più grande rivoluzione del secolo. E tuttavia si tratta di una rivoluzione ancora incompiuta. Perché, al di là della retorica sulle qualità femminili e il loro potenziale competitivo, il mondo del lavoro pone ancora oggi barriere, magari invisibili, all’ingresso delle donne e al loro sviluppo di carriera. Perché, nonostante la centralità assunta dal tema della conciliabilità, l’organizzazione sociale fatica ad adattarsi al nuovo ruolo della donna nel lavoro e nella famiglia. Perché, infine, la vita degli uomini e le aspettative loro rivolte sono mutate assai meno di quanto non sia avvenuto per le donne.
Attraverso una ricca raccolta di dati e analisi, il volume propone una riflessione su altrettanti “spaccati” del lavoro femminile: dal momento della socializzazione lavorativa che si compie attraverso l’istruzione a quello della ricerca del lavoro, dall’analisi dei contesti organizzativi a quella delle scelte imprenditoriali, fino al tema dell’emigrazione che ha una delle sue caratteristiche salienti nell’elevata femminilizzazione. La “rivoluzione delle donne” che ne emerge non è solo riscatto da una condizione di subalternità; essa è anche segno della trasformazione della società e rivelatrice delle sue ambivalenze.
Scritti di M. Colasanto, R. Lodigiani, M. Monaci, L. Ruggerone, L. Zanfrini, E. Zucchetti.
