Riflessioni su no-profit ed economia di mercato
di G. Alleruzzo
Edizioni Erickson - Trento, luglio 2005
pp. 198 Prezzo: Euro 17,00
Attraverso un sorprendente itinerario che si snoda fra lo studio della biologia e della pedagogia, spaziando dalla comunicazione all’antropologia e giungendo fino ai romanzi, questo libro propone un punto di vista originale sul tema dell’«impresa sociale», che apre nuovi orizzonti e — perché no — nuove speranze.
Non è un caso che oggi le imprese finalizzate al profitto, per poter competere, stiano scoprendo strumenti che vengono proprio dal mondo dell’impresa sociale, come le certificazioni etiche, il bilancio sociale, un nuovo rapporto con il territorio in cui operano. Dall’altro lato, la solidarietà sociale deve confrontarsi con il mercato e i suoi principi (efficienza, efficacia). Di qui nasce il «meticciato».
Le «imperfezioni» e gli «scarti» del sistema di impresa, su cui questo libro si sofferma con curiosità e impertinenza, forniscono gli elementi su cui basare una reale ricerca della Qualità, fuori dagli stereotipi o dai facili slogan. Che senso ha la «soddisfazione del cliente» in un asilo nido, per dei bambini che vorrebbero solo restare con la propria mamma, o in una comunità di recupero dove dei ragazzi devono fare tutto il contrario di ciò che vorrebbero?
Questo libro, nato evidentemente in situazione e continuamente altalenante tra la teoria e la pratica, fornisce elementi di riflessione e chiavi di interpretazione a tutti coloro (imprenditori, operatori sociali, educatori, insegnanti, formatori, amministratori pubblici) che si misurano sul tema dell’impresa sociale e della qualità delle sue prestazioni e servizi.
Gianfranco Alleruzzo, esperto nel campo della cooperazione sociale, e' presidente della cooperativa sociale "Labirinto" dal 1999.
