di Jacques Attalì
Fazi Editore - anno 2007
pp. 227 - Euro 16,00
Come sarà il mondo nel 2060? E cosa accadrà nei prossimi cinquant'anni?
Questi gli interrogativi cui risponde l'ultimo saggio di Jacques
Attali, economista e scrittore eclettico, esperto di politica
internazionale e di nuove tecnologie.
Si sa che nell'immediato futuro l'uomo dovrà affrontare alcuni
problemi urgenti: il terrorismo su scala mondiale e il fondamentalismo
religioso, il surriscaldamento del pianeta e l'esaurimento delle
risorse naturali, l'ascesa di nuove potenze economiche e il declino
dello stile di vita occidentale.
Ma questo è niente, paragonato a quello che lo aspetta più avanti: la
globalizzazione? Sarà sostituita da un "super-impero", che controllerà
politicamente un mondo policentrico, non soltanto il mercato. Le guerre
locali e nazionali? Inglobate da un "super-conflitto" dalle conseguenze
inimmaginabili. E la gente comune? Sarà costretta a spostarsi
continuamente in ogni angolo del globo per assecondare i dettami
dell'economia, con la conseguenza che si innescherà una catena
inesauribile di lotte intestine fra nomadi e sedentari.
Dunque è tutto perduto? Forse no, perché - dice Attali la storia non è
semplice fatalità: il domani dipende da come gli uomini intendono usare
già oggi le innovazioni tecnologiche e da quanto vogliano mettere a
disposizione dell'umanità le potenzialità individuali, soprattutto
quelle creative.