Secondo un recente studio dal titolo "Employee Ownership and
Participation Effects on Firm Outcomes", condotto dalla New York
University, le imprese che prevedono una partecipazione azionaria da
parte dei dipendenti, rivelano una maggiore produttività per addetto.
Tale beneficio purtroppo ha poco riscontro nel nostro Paese dove la
partecipazione da parte dei dipendenti è meno presente rispetto al
resto dell'Europa.
Nella classifica
EUROCAP100 2007 (European Employee Ownership) redatta dalla EFES (European Federation
Of Employee Share Ownership), sono state identificate
le prime 100 Società per capitale detenuto dai dipendenti, in milioni di Euro, ordinando le
maggiori Società che sono parzialmente o totalmente possedute dai
dipendenti (attraverso ESOP, piani di acquisto o altri piani
di azionariato diffuso, o sotto forma di cooperativa di produzione e
lavoro).
Il primo dato che risalta nella speciale classifica europea è quello della
limitatissima presenza di aziende italiane, passate dalle 7 del 2006 alle 6 del 2007.
Nessuna italiana tra le prime 50 aziende: scorrendo verso il basso la
prima società italiana,
Consorzio Veneto Cooperativo, si colloca al cinquantacinquesimo posto con un capitale posseduto
dai dipendenti pari a 668 milioni di euro.
Molto più in basso si posizionano le restanti 5 aziende italiane.
In particolare,
il settore bancario rappresenta in Europa uno dei principali attori del rapporto EFES che
vede ben 8 banche nelle prime 20 posizioni con quote di capitale
possedute dai dipendenti assolutamente di rilievo, pari a valori tra il
5 e l'8% della già importante capitalizzazione di borsa di tali colossi
del credito.
Nessuna grande banca italiana, tra le prime 100 aziende europee per partecipazione all'azionariato da parte dei dipendenti.
CLASSIFICA COMPLETA