Il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato la riforma della Banca d'Italia, ma ha evitato di fare i conti con l'aspetto più delicato della questione: le dimissioni del governatore Antonio Fazio. L'emendamento al disegno di legge sul risparmio è la prima azione concreta del governo dopo lo scandalo di quest'estate.
Anche dopo la pubblicazione delle intercettazioni che hanno messo in dubbio il corretto comportamento di Fazio, il premier Silvio Berlusconi non ha voluto chiedere le sue dimissioni, temendo di aprire nuove fratture all'interno della coalizione. Il provvedimento più importante approvato il 2 settembre riguarda l'introduzione del mandato a termine di sette anni, non rinnovabile, per il Governatore.