Secondo l'annuale Rapporto di Freedom House nel mondo solo un abitante su sei vive in paesi in cui l'informazione è libera. L'Italia migliora, ma è al 62° posto nel mondo dietro all'Ucraina, al 29° posto in Europa ed è ancora considerata "partly free" dal punto di vista della libertà di stampa.
Parzialmente libera. Dopo 28 nazioni europee considerate "libere" la ventinovesima, l'Italia è la prima tra le parzialmente libere alla stregua di nazioni quali Ucraina o Mongolia.
Così il Report 2017 di Freedom House sulla libertà di stampa nel mondo etichetta la situazione in Italia, confermando le criticità strutturali dell’informazione nel nostro Paese:
gli irrisolti conflitti di interessi, il perdurante controllo politico sulla Rai, la debolezza delle normative antitrust, le minacce continuate e ripetute da parte della politica, ma anche della criminalità organizzata, nei confronti dei cronisti e del diritto di cronaca: minacce fisiche, verbali e sotto forma di “querele temerarie”.