Centro Studi Sociali
Pietro Desiderato

Presentazione
Pietro Desiderato
Finalità
Statuto
Comitato Scientifico
Contatti

Eventi e iniziative
Corporate Social Responsability
Integrazione e diversabilità
Mercato del lavoro
Nuove tecnologie
Politica economica
Relazioni industriali
Risorse umane
Salute e sicurezza sul lavoro
Sistema creditizio e assicurativo
Sistema fiscale
Sistema previdenziale
Sistema sanitario
Volontariato e nonprofit
Welfare
Rassegna Stampa Estera
Volontariato e nonprofit
27/09/2019

Tecnologia e Sostenibilità, un connubio necessario

Da Plus Magazine - supplemento de "La Voce dei Bancari", edizione Nazionale - Settembre 2019.   "Tecnologia e Sostenibilità, un connubio necessario"  - intervista al Professor Enrico Giovannini, portavoce di ASviS.




di Pietro Gentile

Da alcuni anni il termine “sostenibilità” è sempre più pronunciato in eventi e convegni. A questa espressione si associa spesso la definizione “Economia Circolare”. E' un segno dei tempi. Dopo la crisi del 2008-2010, l’aumento delle disuguaglianze e il deterioramento dell’ambiente, ci si è accorti che la crescita economica, applicando l'attuale modello di sviluppo, non è più sostenibile. La tecnologia può essere un valido strumento per riconfigurare l'intero modello di sviluppo rendendolo sostenibile nei confronti dell'ambiente, senza pregiudicare la crescita del benessere. 

Di questi argomenti abbiamo parlato nel corso del Festival dell'Economia di Trento, con il Professor Enrico Giovannini, portavoce di ASviS nonché ex Presidente ISTAT e componente della Commissione dell'ILO per il Futuro del Lavoro. 

L'INTERVISTA

L'Economia sostenibile è una moda o è una realtà a cui bisogna veramente guardare in futuro? La sostenibilità è una chimera o è veramente qualcosa su cui bisogna investire nei prossimi anni per non rimanere bloccati nei meccanismi di mancata crescita?

Non è una chimera, anzi direi che non solo è l'unica economia degna di essere promossa, perché un'economia insostenibile prima o poi denuncia tutti i suoi limiti, con tutti i danni che abbiamo già visto in tutto il mondo, ma è una possibilità concreta oggi, non è un sogno del futuro.
Nell'ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, che come ASviS organizziamo ormai da tre anni, si è svolta la giornata dedicata alle imprese ed alla finanza. Ebbene, i leader delle principali organizzazioni imprenditoriali hanno confermato chiaramente la svolta che è avvenuta nell'ultimo anno sull'argomento: per molte imprese, da un generico interesse per “essere buoni”, il fare le cose meglio, sia sul piano ambientale che sociale, si è passati ad un piano di esecuzione reale, anche grazie alle nuove tecnologie. Le nuove tecnologie permettono oggi di effettuare un vero salto di qualità e di risparmiare costi. Esiste quindi un elemento fortemente competitivo alla base di questa trasformazione del modello economico, certamente sostenuto anche dal cambiamento della finanza internazionale che si sta spostando verso gli investimenti responsabili e sostenibili. E' una scelta non solo culturale, ma anche e soprattutto economica: come dico sempre è un'ottima notizia che la finanza si occupi di questi temi, ma allo stesso tempo è una pessima notizia, perché significa che anch’essa è preoccupata per il futuro degli investimenti e il rischio di “crash”, nel caso in cui si investisse solamente nel vecchio modello, comincia ad essere tangibile.  Tutto ciò ha creato un grande dibattito nel mondo della finanza e delle imprese. Devo dire che l'Europa è all'avanguardia non solo in termini di masse amministrate, ma anche in termini di regolamentazione finanziaria rivolta alla Finanza Sostenibile.




Link utili



Versione per stampa
CERCA NEL SITO
© 2004 Centro Studi Sociali Pietro Desiderato
Powered by Time&Mind