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Welfare
19/12/2005

Le migliori nazioni al Mondo nel 2005

Quale sarà stato il miglior Paese dove vivere nel 2005?
E’ la domanda che si è posta l’Economist nel corso del mese di dicembre.

 

Siamo in periodo di classifiche e resoconti di fine anno: tra quelle che vengono stilate in questo periodo, risalta il Worldwide Quality-of-Life Index pubblicato dal prestigioso settimanale inglese.

I quotidiani in questi giorni stanno evidenziando la crescita della Cina in termini economici che, con il superamento dell’Italia, si colloca da poche settimane al sesto posto tra le nazioni in termine di Prodotto Interno Lordo. Ma nella classifica delle migliori nazioni in cui vivere la situazione è ancora largamente a nostro favore.

L’Italia, infatti, si colloca all’ottavo posto sorprendentemente di fronte a realtà quali Stati Uniti, Olanda, Giappone, Germania e Francia. Solo i paesi scandinavi e l’Australia sono più “vivibili” del nostro Bel Paese.
Ma la vera sorpresa è data dal miracolo Irlandese che in pochi anni ha saputo coniugare il rapido sviluppo economico con il mantenimento di un alto livello di qualità della vita.

Misurare la felicità ed il benessere di un popolo è comunque sempre complesso e soggettivo: nel caso della classifica dell’Economist, i parametri adottati sono tali da poter garantire una comparazione omogenea in tutti gli stati presi in considerazione. Oltre ovviamente al censo, sono stati valutati lo stato di salute dei cittadini, il livello di libertà, il tasso di disoccupazione, la stabilità familiare, il clima, la stabilità politica, il livello di sicurezza, la parità tra i sessi e la vita associativa e di comunità.

In allegato, nella rielaborazione CSSPD, una tabella con le migliori venti nazioni ed un breve elenco delle nazioni in cui il livello di qualità della vità “può ancora ampiamente migliorare”.

 


WF_191205_classifica_nazioni.pdf

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