Centro Studi Sociali
Pietro Desiderato

Presentazione
Pietro Desiderato
Finalità
Statuto
Comitato Scientifico
Contatti

Eventi e iniziative
Corporate Social Responsability
Integrazione e diversabilità
Mercato del lavoro
Nuove tecnologie
Politica economica
Relazioni industriali
Risorse umane
Salute e sicurezza sul lavoro
Sistema creditizio e assicurativo
Sistema fiscale
Sistema previdenziale
Sistema sanitario
Volontariato e nonprofit
Welfare
Rassegna Stampa Estera
Nuove tecnologie
30/04/2012

Anticipazioni Rapporto Assintel 2012

Secondo le prime anticipazioni del Rapporto Assintel sull'ICT il primo trimestre 2012 chiude con un -2,9%.  Se la dinamica depressiva dovesse continuare con tale trend, l’anno 2012 per l'High Tech italiano si chiuderà in rosso del -3,7%.

 
In pieno trend di contrazione economica generale, i numeri del mercato IT ricalcano una situazione in peggioramento ormai dal secondo semestre dello scorso anno.
Il primo trimestre 2012 decresce del -2,9% rispetto all’ultimo trimestre del 2011, e il confronto con il medesimo periodo dello scorso anno segna un -6,2%.
 
Il segno rosso a distanza di un anno colpisce prima di tutto l’Hardware (-8,7% rispetto al primo trimestre 2011), seguito dal comparto Servizi IT (-7,6%) e infine dal Software (-3,2%).
 
Uniche note positive significative il Cloud Computing  (+43,8%) e il segmento tablet/smartphone (+12,3%).

Dal 2008 si sono persi quasi 3 miliardi di euro: tanto vale la crisi per l’Information Technology italiana.

“Come sempre il nostro Paese non è stato capace di sfruttare le dinamiche anticicliche legate all’Information Technology, intrappolato in logiche tattiche, purtroppo necessarie, di taglio dei costi” commenta amareggiato Giorgio Rapari, Presidente di Assintel. “Eppure intravedo nel binomio Monti-Passera una vision nuova, ben rappresentata dall’attenzione dimostrata dal Governo verso l’Agenda Digitale”.
 
Continua Rapari: “In attesa di politiche strutturali di medio periodo, sono un deciso sostenitore del motto “chi fa da sé fa per tre”, perché il mercato non può attendere i tempi e le incertezze della Politica.
E allora alle nostre imprese serve affinare la capacità di riconoscere e cavalcare i trend latenti dell’economia digitale, per fare Innovation Technology: penso all'enterprise mobility, al cloud, al mondo social, all'information security management. Questa è la salvezza per la nuova IT, che si contrappone sempre più all'IT tradizionale, legata a prodotti e servizi ormai consolidati e proprio per questo pienamente allineata al dumping delle tariffe professionali, alla contrazione della Domanda classica, al loop dei tagli interni con il conseguente depauperamento dei propri talenti”.

Se analizziamo i dati in un’ottica di trend, ciò che risulta evidente è il declino della spesa nel medio periodo. Rispetto all’ultimo trimestre del 2011, l’Hardware segna un -9,7% e archivierà l’anno con tutta probabilità confermando tale cifra. Il comparto Servizi IT segna un -0,3% che peggiorerà fino ad una previsione del -3,8%, afflitto da un surplus dell’offerta e dalle basse tariffe professionali; il Software, unica nota leggermente positiva, è stabile nel primo trimestre (+0,2%) e potrebbe chiudere l’anno con un +0,8%.

Il comportamento dei segmenti di mercato seguirà una linea di contrazione generalizzata, guidata dalla Pubblica Amministrazione, dall’Industria e dal Commercio-Distribuzione-Servizi. Si prevedono note leggermente positive solo per i segmenti Assicurazioni, TLC-Media e Consumer.

Infine continuerà la contrazione della spesa in Innovazione per le micro e piccole imprese (si stima rispettivamente un -16,7% e un -11,6%), mentre le imprese Top e le Medio Grandi dovrebbero riuscire a mantenere posizioni meno negative (-1,5% e + 0,5% rispettivamente). Non è un caso che questi segnali positivi arrivino proprio da  quelle imprese che costituiscono il Made in Italy innovativo che investe in competitività e qualità, responsabile dell’attivazione di nuovi progetti di sviluppo dell’IT e soprattutto del risultato positivo dell’export nel 2011 (il saldo commerciale non energetico segna un avanzo di 37 miliardi di euro, oltre 15 miliardi in più rispetto al 2010).

Nonostante la crisi la trasformazione dell'IT si fa strada inesorabilmente pur tra le difficoltà del momento.  Sempre più persone usano strumenti come tablet, smartphone e social media per decidere in chi riporre fiducia, dove andare, cosa comprare e perchè.
 
Per maggiori informazioni:
 

Versione per stampa
CERCA NEL SITO
© 2004 Centro Studi Sociali Pietro Desiderato
Powered by Time&Mind