L'International Labour Organization, con sede a Ginevra, ha pubblicato i risultati finali del lavoro svolto dalla Commissione Globale sul Futuro del Lavoro. Il Rapporto delinea le sfide generate dalle nuove tecnologie, dai cambiamenti climatici e dalla demografia e chiede una risposta globale collettiva alle loro ripercussioni nel mondo del lavoro.
Il rapporto è il risultato del lavoro di 15 mesi della Commissione composta da 27 personalità del mondo imprenditoriale e del lavoro, dei gruppi di riflessione, delle università, dei governi e delle organizzazioni non governative. Tra questi l'italiano Enrico Giovannini già Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, nonchè ex presidente ISTAT, e Philip Jennings già Segretario Generale di UNI Global Union.
L’intelligenza artificiale, l’automazione e la robotica porteranno alla distruzione di posti di lavoro, man mano che le competenze diventano obsolete. Se verranno colte le nuove opportunità, lo stesso progresso tecnologico e la transizione ecologica creeranno milioni di posti di lavoro, .
La Commissione Mondiale sul Futuro del Lavoro dell’ILO ha invitato i governi ad impegnarsi in una serie di misure per affrontare le sfide relative ai cambiamenti senza precedenti nel mondo del lavoro.
Presieduta dal presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, e dal primo ministro svedese, Stefan Löfven, la Commissione delinea un piano incentrata sulla persona, che si basa sugli investimenti nel potenziale umano, nelle istituzioni del mercato lavoro e nel lavoro dignitoso e sostenibile.
Alcune delle dieci raccomandazioni della Commissione:
- Una Garanzia Universale per i Lavoratori che protegga i diritti fondamentali dei lavoratori, fornisca un salario che garantisca condizioni di esistenza accettabili, limiti l’orario di lavoro, e assicuri la salute e sicurezza sul lavoro.
- La protezione sociale garantita dalla nascita alla vecchiaia, che sostenga i bisogni delle persone lungo l’intero arco della vita.
- Un diritto universale all’apprendimento permanente che consenta alle persone di acquisire competenze, riqualificarsi e perfezionarsi.
- La gestione del cambiamento tecnologico per promuovere il lavoro dignitoso, e l’istituzione di un sistema di governance internazionale per il lavoro su piattaforma digitale.
- Maggiori investimenti nei servizi pubblici di cura alla persona, nella transizione ecologica e nelle economie rurali.
- L’attuazione di un piano di trasformazione con obiettivi misurabili in termini di uguaglianza di genere.
- La riorganizzazione dei sistemi d’incentivi per le imprese in favore di strategie d’investimento a più lungo termine.
«Si prospettano innumerevoli opportunità per migliorare la qualità della vita lavorativa, ampliare le scelte, colmare il divario di genere, rimediare alle disuguaglianze. Tuttavia questo non accadrà senza un’azione decisiva che affronti l’incertezza e l’acuirsi delle disuguaglianze nel mondo», sottolinea il rapporto.
«Il rapporto della Commissione Mondiale sul Futuro del Lavoro dell’ILO è un contributo essenziale alla comprensione globale dei cambiamenti in atto nel mondo del lavoro», ha affermato Ramaphosa. «Il rapporto dovrebbe stimolare l’impegno e i partenariati a livello nazionale e regionale per assicurare che l’economia e la società globale diventino più eque, giuste e inclusive. Allo stesso tempo, dovrebbe ispirare un’azione globale per contenere o affrontare le sfide che l’umanità ha inflitto a se stessa nel corso della storia».
Secondo Löfven: «Il mondo del lavoro sta subendo grandi cambiamenti che creano molte opportunità di lavoro di migliore qualità. Ma i governi, i sindacati e i datori di lavoro devono collaborare per rendere più inclusive le economie e i mercati del lavoro. Tale dialogo sociale può contribuire a far funzionare la globalizzazione per tutti».
Il rapporto sottolinea inoltre il «ruolo unico» che l’ILO dovrebbe svolgere per sviluppare e attuare «un’agenda economica incentrata sulla persona» nel sistema internazionale e invita l’Organizzazione a impegnarsi con urgenza per l’attuazione delle raccomandazioni del rapporto.
«Le questioni evidenziate in questo rapporto sono importanti per le persone di tutto il mondo e per il pianeta stesso», ha commentato il Direttore Generale dell’ILO, Guy Ryder. «Tali questioni possono essere impegnative ma ignorarle sarebbe un grande pericolo. L’ILO, che riunisce governi, datori di lavoro e lavoratori di tutto il mondo, può servire da bussola e da guida nel prosieguo del cammino e aprire nuove prospettive per il lavoro delle future generazioni».
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