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Rassegna Stampa Estera
Mercato del lavoro
27/01/2021

XXII Rapporto CNEL sul Mercato del Lavoro

Il Consiglio Nazionale per l'Economia ed il Lavoro, ha presentato il "XXII Rapporto sul Mercato del lavoro e contrattazione collettiva” per l'anno 2018 con le previsioni per il 2019.

 

Introduzione a cura del 
Prof. Tiziano Treu, Presidente del CNEL

Il mercato del lavoro durante il COVID, diversità e interdipendenze.

Questo rapporto, come gran parte delle analisi economiche sociali di questo anno, ci presenta, per svariate ragioni, un quadro non solo inconsueto ma del tutto eccezionale.
Anzitutto per l’impatto sconvolgente della crisi su tutto il mondo del lavoro e delle imprese, i cui aspetti sono rappresentati nei vari capitoli del testo.
La pandemia si è rivelata un acceleratore di tendenze al cambiamento già presenti negli ultimi anni. Tuttavia, l’accelerazione è talmente potente da alterare le stesse categorie fondamentali con cui abbiamo letto le varie realtà economiche sociali e ambientali come i dati relativi al mercato del lavoro.
La esplosione del lavoro digitale a distanza ha modificato i luoghi e il tempo delle attività umane. È cresciuta la interdipendenza fra lavoro salute e contesto ambientale.
Si è resa, per questa via, evidente la necessità di integrare fra loro politiche del lavoro, istituti della salute e cambiamenti del contesto socioeconomico. L’importanza di questi nessi sarà indicata nel nostro rapporto.

Il primo capitolo del rapporto indica i caveat metodologici con cui vanno considerati gli indicatori principali del quadro: dal tasso di disoccupazione a quello di inattività, alle ore lavorate che sono direttamente influenzati dalla crisi e dai provvedimenti di urgenza adottati dal governo, in primis il massiccio ricorso alla CIG e il divieto di licenziamenti, alla crescita della platea degli inattivi, in cui sono rifluiti molti disoccupati.
Caveat simili riguardano gli indicatori della dinamica salariale su cui ha pesato la crisi della domanda di lavoro e lo stesso calcolo dell’inflazione che risulta soggetto a incertezze inusuali.
Ma la pandemia, oltre a cambiare I fondamentali del mercato del lavoro, ha messo a rischio la salute e la vita delle persone in tutto il mondo e sta modificando in modo non ancora del tutto percepibile i comportamenti dei singoli e delle collettività.

Ancora più a fondo ha seminato disorientamento e incertezze influenzando in profondità il benessere fisico e mentale di milioni di persone. Ha provocato reazioni divaricate fra Paesi e gruppi sociali, accrescendo le tensioni già aggravate dalle difficoltà economiche e dalla angoscia del futuro. All’emergenza provocata dal contagio e dalle condizioni di salute, si è aggiunta la emergenza economica e sociale con effetti destinati a essere duraturi, anche se incerti.

La diversità di questa crisi e la pervasività delle sue implicazioni incidono anche sul modo di analizzare le questioni del lavoro, non solo perché il lavoro è al centro della vita sociale ed economica, ma perché hanno accentuato le connessioni fra i vari aspetti delle vicende economiche e sociali.

Oggi meno che mai le questioni del lavoro, anche quelle su aspetti specifici non possono leggersi e affrontarsi in modo separato dal contesto, non solo quello macroeconomico nazionale e internazionale, ma anche quello sociale, ambientale e in questi mesi sanitario.

 
Per maggiori informazioni:
 

RAPPORTO CNEL 2020 sul Mercato del Lavoro
RAPPORTO GARANZIA GIOVANI ANPAL

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