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Rassegna Stampa Estera
Nuove tecnologie
02/10/2008

Cresce il mercato ICT in Italia

A differenza dei segnali di incertezza economica provenienti da tutti i settori, secondo il recente Rapporto Assintel, il mercato dell’Information Technology italiano nel 2008 conferma il trend di crescita in atto da un triennio. L’Assintel Report fotografa una crescita moderata, trainata dal comparto Software al +3,8%. Seguono l’Hardware (+1,7%) e i Servizi IT (+1,6%).
 
 
Milano, 30 settembre 2008. Il mercato dell’Information Technology italiano nel 2008
conferma il trend di crescita in atto da un triennio, con un complessivo +2% e un fatturato di
21.855 milioni di euro. Il valore è in controtendenza rispetto ai segnali di incertezza
economica ma resta inferiore alla media europea (+3,9%): persistono condizioni strutturali
ancora non risolte, che penalizzano il nostro sistema nel suo complesso.
 
Questo il distillato dell’Assintel Report 2008, la ricerca annuale sul mercato del software e
servizi in Italia, che Assintel, l’associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio, ha
commissionato a Nextvalue, società di managing consulting e di ricerca di mercato applicata.
“Rintracciare le ragioni di questo ritardo significa renderci conto che il nostro Paese sconta
l’assenza di una vera politica della crescita”, afferma Giorgio Rapari, Presidente di
Assintel. “Sfatiamo il mito che il nostro sistema imprenditoriale ha una mentalità arretrata
rispetto agli amici europei: non è così. E’ arretrato il sistema infrastrutturale entro il quale
operiamo, è arretrato - e forse assente - un vero programma di sviluppo che supporti
l’aggregazione virtuosa fra imprese, permettendo di superare il disvalore della frammentazione e della ridotta dimensione aziendale.”

Eppure esiste un altro lato della medaglia, perchè se l’IT cresce nonostante la stagnazione del PIL, la crisi nei mercati finanziari e l’assenza di misure strutturali adeguate, questo è segnale che i margini di miglioramento sono notevoli.
“L’avvio di programmi a sostegno dello sviluppo e dell’innovazione del sistema, incentrati sui
temi fondamentali dell’efficienza energetica, della mobilità sostenibile, delle tecnologie per il
Made in Italy e di rilancio del settore del Turismo, dei Beni Culturali, delle Scienze della Vita e
delle Tecnologie Ambientali, non possono che avere effetti molto positivi sul rilancio del nostro comparto”, afferma Alfredo Gatti, Managing Partner di Nextvalue. “E questo non può
prescindere dalle iniziative delle imprese utilizzatrici di IT, che fanno della tecnologia il fattore
abilitante per le strategie aziendali e il miglioramento della produttività e dei servizi”.

La ricerca
Il report si articola in tre dimensioni: un’overview sullo scenario di mercato italiano
aggiornato al secondo semestre del 2008, un focus sulle performance e le tendenze delle
aziende dell’Offerta e un’indagine sulle propensioni e le priorità degli investimenti in IT della
Domanda, realizzata su un panel di 500 aziende utenti. Tre sono anche gli obiettivi che hanno
guidato la ricerca: essere uno strumento efficace a supporto della definizione delle strategie di posizionamento competitivo dell’offerta ICT, essere un punto di riferimento per i decision
maker delle aziende utenti, e, infine, costituire un elemento di riflessione propositiva e di
stimolo per lo sviluppo strategico del sistema nel suo complesso.

Lo scenario del mercato IT italiano nel 2008
Nel triennio 2006-2008 si è consolidato il trend positivo di crescita, che si conferma ora con un +2% complessivo, per un fatturato di 21.855 milioni di euro.
La spesa per il software conta per 4.210 milioni di euro e cresce del +3,8% (rispetto al
3,4% dello scorso anno e al +2,6% del 2006).
Si conferma anche la lenta ripresa del mercato dei Servizi IT, che rimane in valore
assoluto quello più consistente (10.010 milioni di euro) e che segna una crescita del +1,6%
(era del +1,5% lo scorso anno e +0,6% nel 2006).
In leggera frenata la crescita dell'hardware: +1,7% (la percentuale torna ai valori del
2004), con un volume di 7.635 milioni di euro.
 
Questi risultati positivi hanno origine da fattori di crescita endogeni, che si correlano
all’andamento ciclico degli investimenti in asset per la produzione delle imprese e alla
propensione al consumo di strumenti high-tech delle famiglie.
In particolare, si consolidano gli investimenti in IT da parte delle grandi imprese, estesi anche
alle medie aziende e progressivamente alle piccole imprese.
 
Le Grandi Imprese coprono il 54% del mercato IT ed i loro investimenti crescono nel 2008
dell’1,8%. Le Medie Imprese coprono il 24% del mercato con un tasso di crescita del +2%.

Le Micro e Piccole Aziende, che sono per numerosità e capillarità l’asse portante della nostra
struttura economica, continuano ad evidenziare le criticità strutturali di un approccio non
strategico all’Innovazione: coprono solo il 16% dell’intero mercato IT, e i loro investimenti
tecnologici crescono dello 0,9% (Micro Imprese) e dell’1,4% (Piccole Imprese).
Puntando l’obiettivo sull’andamento dei principali segmenti di mercato, le Banche continuano
ad essere il maggior spender IT, con una spesa di 4.965 milioni di euro e un tasso di
crescita di +2,7% sull’anno precedente. Al secondo posto l’Industria, con 4.566 milioni di
euro e una crescita sostanzialmente identica allo scorso anno (+1,5%).
Fra i primi posti, per volume, anche le TLC/Media, con 2.585 milioni di euro (+0,9%), e il
Commercio/GDO/Servizi, con 2.452 milioni di euro (+1,5%). Continua invece la
stagnazione nella PA Centrale, con 1.660 milioni di euro e una crescita sostanzialmente
nulla (+0.5%).
 
Notizie positive dal settore Consumer: se è vero che il comparto avverte in presa diretta le
difficoltà dell’economia e il peso dell’inflazione, è altrettanto vero che il consumatore italiano
mantiene una buona propensione all’acquisto high-tech, segnando un +8,3% rispetto allo
scorso anno, che costituisce il 5,6% dell’intera spesa IT complessiva.
I mercati: Software, Servizi e Hardware
 
Per maggiori informazioni:
 

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